Trasformazione 4.0: SolidFactory si fonde in ABM Work S.r.l.
A seguito della fusione per incorporazione inversa nasce SolidFactory S.r.l., frutto dell’unione di competenze strategiche (engineering meccatronico, di automazione, robotica e digital analytics) per l’automazione e digitalizzazione di tutta la filiera produttiva.
La meccatronica è il settore trainante della manifattura e, pertanto, dell’intera economia italiana. Nel 2021 il suo giro d’affari è stato di ben 431 miliardi di euro, dei quali 242 di export. Il comparto offre lavoro oggi a 1,6 milioni di dipendenti per 104 mila fabbriche, che fanno dell’Italia la seconda potenza meccatronica d’Europa (indagine de L’Economia con Italy Post).
Quella meccatronica è un’industria che si sviluppa velocemente, che concorre a più del 34% dell’export italiano (fonte Antares) e che cresce oltre il 20%, a dimostrazione della sua forza prospettica e delle enormi potenzialità che il compimento della trasformazione 4.0 può ancora innescare in questo settore.
È in questo scenario che si colloca l’operazione effettuata a inizio dicembre 2022 da SolidWorld Group S.p.A., azienda a capo di un gruppo che è leader nel settore delle tecnologie digitali, della stampa 3D oltre che dell’additive manufacturing.
La fusione per incorporazione inversa – forma di fusione per incorporazione che prevede l’incorporazione della società controllante da parte della controllata – di SolidFactory S.r.l., società controllata da SolidWorld Group S.p.A., in ABM Work S.r.l., con sede a Villorba (TV), specializzata nello sviluppo di impianti industriali automatici e robotizzati, che cambia la propria denominazione in SolidFactory S.r.l.
SolidFactory nasce con l’obiettivo di supportare le aziende nella definizione, progettazione e implementazione di strategie di automazione e digitalizzazione dei processi produttivi e di gestione del dato per lo sviluppo di modelli industriali 4.0.
Quella svolta con SolidFactory è la prima operazione M&A (Mergers and Acquisitions) del Gruppo SolidWorld dalla sua quotazione in borsa, che si articola in diverse fasi che porteranno al rafforzamento del capitale, al rinnovo della composizione societaria e di governance e all’ulteriore sviluppo delle competenze, che verranno messe in campo in modo integrato.
Grazie all’unione di competenze strategiche (engineering meccatronico, di automazione, robotica e digital analytics) per l’automazione e digitalizzazione di tutta la filiera produttiva,
SolidFactory può oggi affiancare e guidare le aziende che hanno la necessità di innovare ed efficientare il proprio business in ottica industry 4.0.
Oggi SolidWorld, gruppo di 11 aziende fondato all’inizio degli anni 2000 e quotato da luglio 2022 nel segmento Euronext Growth Milan (ticker S3D), può dunque svolgere un ruolo fondamentale di abilitatore e accompagnare le aziende nella complessa trasformazione verso la Fabbrica 4.0.
Riguardo questa operazione Roberto Rizzo, fondatore a Amministratore Delegato di SolidWorld Group ha dichiarato: “Le aziende sono alla ricerca di interlocutori in grado di mettere in campo il know-how necessario per guidarle nei processi di transizione digitale e di Industry 4.0. Si tratta di un processo fondamentale, in una situazione di costante incertezza delle fornitura e di forte instabilità geopolitica globale, in ottica di reshoring: secondo l’ultima indagine del centro studi di Confindustria, su un campione di più di 700 imprese, quasi la metà, con forti legami con l’estero, hanno già riorientato le loro produzioni verso l’Italia o intende farlo entro pochi anni. L’obiettivo è che SolidFactory diventi non solo il player di riferimento, in grado di garantire una consulenza sartoriale per le aziende di tutti i settori industriali che intendono intraprendere un percorso di Digital Automation dei loro processi, ma che nell’arco dei prossimi cinque anni diventi il punto di forza del settore della meccatronica per il Gruppo SolidWorld ”.
Una mission che il Gruppo trevigiano porterà avanti trasformando le strategie industriali di produzione in impianti innovativi e digitalizzati attraverso processi di “revamping” o con la realizzazione “chiavi in mano” di una completa fabbrica automatizzata completa di sistemi di gestione di Manufacturing Execution Systems (MES) e di Manufacturing Operations Management (MOM) su cui l’Intelligenza Artificiale (iA) applicata analizza, interpreta e migliora in tempo reale la produttività delle linee, inserendo interfacce di comunicazione con gli operatori di ultima generazione nel campo della realtà aumentata e virtuale.
SolidFactory mette in campo soluzioni altamente innovative che permettono non solo di raccogliere, ma di interpretare e gestire gli asset produttivi per garantire alle aziende efficienza, affidabilità e pianificazione strategica per i futuri investimenti di upgrade del prodotto.
Far leva sul trend del reshoring, ovvero sul rientro in Italia di lavorazioni, precedentemente delocalizzate e oggi svolte in altre aree geografiche, è una strategia molto importante per SolidWorld Group, che ha tutte le carte in regola per essere il player di riferimento di queste dinamiche. Ciò che è accaduto con la Pandemia e ciò che sta accadendo e che potrebbe avvenire con la guerra in Ucraina dimostrano chiaramente che è tempo di riprogettare le supply chain e di ridimensionare le filiere, sfruttando le nuove tecnologie per sopperire alle criticità che fino a qualche anno fa erano opportunità da cogliere.
La vasta esperienza e visione di Roberto Rizzo consente a SolidWorld Group di rappresentare non soltanto un partner tecnologico eclettico e di assoluta eccellenza, ma soprattutto di aiutare le aziende a investire nella giusta direzione e a toccare con mano la realtà, prima di fare qualsiasi scelta. Rizzo è stato tra i primi ingegneri aeronautici a laurearsi alla facoltà di Ingegneria Aeronautica dell’Università La Sapienza, allievo di uno dei padri dell’astronautica italiana, il Prof. Luigi Broglio.
Già fondatore di CadCam Studio, azienda specializzata nella progettazione di stampi complessi per il settore automotive, attraverso un software CAD 3D israeliano di derivazione aeronautica, nel 2003 ha dato vita a SolidWorld, per mettere a terra il know-how acquisito nella progettazione virtuale tridimensionale e offrirlo anche a nuovi settori industriali.
La traiettoria di SolidWorld è chiarissima, nella progettualità e nell’esposizione di Roberto Rizzo che su LinkedIn ha recentemente scritto: “Robot collaborativi per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e destinare l’uomo a impieghi meno ripetitivi, più sicuri e intellettualmente più stimolanti. È in questa direzione che dobbiamo andare, quella dell’Industry 4.0. Oggi la meccatronica è il settore trainante della manifattura […]. Dobbiamo spingere l’acceleratore di questa trasformazione e supportare le nostre fabbriche e la nostra manifattura verso l’adozione di soluzioni industriali automatiche e robotizzate, digitali e iperconnesse”.
Del resto l’azienda che Rizzo guida è leader nello sviluppo e integrazione delle più moderne e complete tecnologie digitali 3D, in ambito software e hardware. La forza di SolidWorld, che opera attraverso 12 aziende dislocate su 14 sedi, di cui 3 poli tecnologici, e conta oltre 150 dipendenti, consiste nell’utilizzare tecnologie proprietarie che integra con i migliori e più innovativi software importati dall’estero, che offre a più di 8mila imprese clienti.
Prima della tecnologia, tuttavia, c’è sempre e comunque l’uomo. Nell’attuale scenario di crisi e di forte disoccupazione, quello delle risorse umane è un tema difficile, tanto più laddove le necessità delle aziende riguardano figure di alto profilo. Per questo il mantra di SolidWorld è investire sui giovani e sulla loro formazione. Insieme ad Umana, ad esempio, ha dato vita ad Insight4Works, un’academy che si rivolge a diplomati e laureati di tutta Italia con un curriculum di tipo tecnico. L’obiettivo di questa iniziativa è lo sviluppo delle competenze digitali necessarie per l’inserimento dei giovani nelle nuove fabbriche digitali, che si caratterizzano per interconnessione e alto tasso di innovazione tecnologica.
Un altro esempio dell’attenzione di SolidWorld alla formazione è poi Imi Academy (Innovation Management Institute), che nasce dalla collaborazione con altre aziende e professionisti ed è un ente di formazione nell’ambito della cultura digitale, che si prefigge il compito di formare nuove figure professionali e manager consapevoli e preparati sulle nuove tecnologie, in particolare sulla realtà virtuale e aumentata (XR – Extended Reality).
La meccatronica si candida ad essere il motore della ripresa italiana, che anche in questa fase vede nelle regioni del nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte) la locomotiva del Paese. Una “macchina” potente che, ora più che mai, ha bisogno di imprenditori e imprese capaci di guidare il comparto verso il futuro, non soltanto in termini tecnologici, ma soprattutto sul piano strategico e di visione.
Occorre lanciare nel più breve tempo possibile l’industria manifatturiera italiana verso gli obiettivi di Human-centricity tipici dell’Industria 4.0 e una realtà come SolidWorld Group ha il know-how, le risorse e le strutture per farlo.