Live tasting in hangout del vino Nipozzano Vecchie Viti di Frescobaldi

26 Marzo 2014
Il momento solenne dello stappo di Nipozzano Vecchie Viti di Frescobaldi Vini

Un nuovo modo di comunicare il vino e le eccellenze del territorio: Marchesi de’ Frescobaldi scrive una pagina importante nella storia della comunicazione enogastronomica

Ci sono aziende che fanno grande l’Italia da secoli e che custodiscono tradizioni antiche e sacre, come quella dei vini d’eccellenza. Aziende che si ritrovano catapultate nel secondo decennio del duemila con un dubbio amletico: seguire le mode e i riti della modernità o restare unici custodi di un passato glorioso, da valorizzare nella tradizione più che nel progresso?

Osare o conservare? Come si fa a garantire il rispetto delle tradizioni e la cura delle eccellenze e al tempo stesso cavalcare l’onda dei nuovi media e delle nuove tecnologie? Con l’esperienza del promo live tasting in hangout, per la presentazione di Nipozzano Vecchie Viti, Marchesi de’ Frescobaldi ha dato una risposta chiara e forte, a chi vorrebbe il mondo dei grandi vini relegato alle cantine e ai templi della grande enogastronomia, mettendosi in gioco in prima persona e vincendo la sfida alla grande.

Il live hangout, cui ho avuto l’onore (immeritato ma graditissimo) di prendere parte in prima persona, ha visto impegnati il Marchese Lamberto Frescobaldi, Andrea Gori in qualità di moderatore, Marco Massarotto, founder & CEO Hagakure e de La Via del Sake, grande appassionato ed esperto di enogastronomia, Emiliano Macchiavelli, Elena Roppa e Claudio Sacco, esperti del settore.

Un evento importante, questo, perché il vino, come tutte le eccellenze enogastronomiche e i prodotti artigianali e artistici del nostro Paese, hanno bisogno di vari livelli di comunicazione, da quelli tipici del marketing territoriale (portali, consorzi, strade del vino, etc.) a quelli legati al settore, al made in Italy, al turismo, etc.

La filiera della comunicazione legata ad un’eccellenza come il vino è complessa e molto frammentata, il che richiede da parte delle singole aziende, cantine, operatori e addetti ai lavori di conoscere e utilizzare gli strumenti del web, di fare rete, di sfruttare al massimo tutte le opportunità offerte dai media sociali a tutti i livelli, da quello individuale (presenza e utilizzo dei canali, personal branding, content curation, etc.) a quello aziendale, passando per tutti gli altri (consorzi, strade, eventi, etc.)

Manca, a mio avviso, la capacità di fare comunicazione integrata, di costituire delle task force permanenti in grado di fare sistema e di veicolare la comunicazione in modo stratificato, costante nel tempo, sufficientemente approfondito per interessare e coinvolgere gli esperti e allo stesso tempo abbastanza semplice e vivace per raggiungere tutte le tipologie di utenti della rete.

Questo hangout, primizia a livello mondiale, è vincente proprio per questo, perché mette assieme diverse figure e competenze e perché parla in modo trasversale a molte tipologie di utenti, dai più qualificati ai semplici curiosi / appassionati. E questo avviene perché l’azienda Frescobaldi ha iniziato un percorso di comunicazione e di marketing online supportato da veri professionisti del settore (complimenti ad Hagakure), cosa non frequente e non scontata, neppure tra le aziende più quotate e organizzate.

Verissimo, questo hangout segna un cambiamento e una svolta nel modo di comunicare il vino, il territorio e le eccellenze di una nazione cui serve drammaticamente tornare ad essere protagonista dell’innovazione, oltre che della tradizione, perché entrambe sono nella nostra storia e nel nostro DNA.

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