Fortune 500 e i blog aziendali: una crescita lenta e costante
Una recente ricerca condotta negli USA da Nora Ganim Barnes ed Eric Mattson su dati relativi al 2008, dal titolo “The Fortune 500 and Blogging: Slow and steady and farther along than expected” (Fortune 500 e il Blogging: Lento, costante e più lungo del previsto), traccia un quadro piuttosto interlocutorio del rapporto tra le grandi companies USA (le 500 migliori società secondo il magazine Fortune) ed i social media. Come già scritto su questo blog (Il CEO USA sul social network non c’è: perché?) in relazione ai primi 100 CEO americani, sembra che i colossi del business americano non stiano focalizzando le loro strategie di comunicazione e di approccio sui nuovi mezzi del web 2.0.
Ma ci sono anche segnali di un lento e inesorabile cambiamento. Un primo sguardo ai numeri rivela subito che, nonostante siano solo 81 aziende su 500 (il 16% del totale) ad avere un blog con almeno un post negli ultimi 12 mesi, tra le top 10 sono 5 ad averlo e 5 no (per una percentuale del 50%, che però scende al 30% se si prendono in considerazione le prime 100). I numeri dicono anche, però, che tra le prime 10 e le altre c’è un grande gap in termini di fatturato; si va dai 380mila milioni di dollari della prima, Wal-Mart Stores, quasi alla pari con la seconda, Exxon Mobil, ai 120mila della decima, AT&T, per arrivare ai soli (si fa per dire, ovviamente) 24mila milioni di dollari della centesima, 3M.
I dati più rimarchevoli sono dunque quelli legati alla top 10, ma è interessante anche notare come tra le top 5 siano 3 le aziende con un corporate blog (Wal-Mart, Chevron e General Motors, per una percentuale del 60%). Aziende che operano in tre settori diversi, tutti poco rappresentati nella blogosphera delle Fortune 500. A farla da padrona tra le categorie di bloggers della F500 è infatti il settore “Computer Software, Peripherals, Office Equipment ” (8 blog su 81 pari a qusi il 10%, primo risultato Hewlett-Packard al 14° posto, in tutto 20 aziende, percentuale bloggers 25%), seguito da “Telecommunications” (5 blog su 81, 6%, primo risultatoVerizon Communications 17°, 14 aziende, percentuale bloggers 21%). Solo 3° il settore “Motor Vehicles”, con 4 blog su 81 (5% del totale), in cui si collocano però la quarta e la settima delle F500 (Ford e General Motors, in tutto 16 aziende, percentuale bloggers 25%). Sembra dunque questo il settore cui far riferimento per affrontare al meglio il discorso sul futuro del rapporto tra aziende e blog.
Dati interessanti, infine, sono quelli relativi ai competitors. Ha ragione Exxon Mobil ad avere un blog o Chevron a farne a meno? Il settore conta 14 companies tra le prime 500, di cui solamente Exxon ha un blog (7% del totale), in un segmento in cui se ci si espone e si parla al social network si rischiano i fischi. Eppure Exxon comunica bene, parla di un futuro ecologico e di studi costanti per la riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale e la cosa funziona. Ecco un altro bell’esempio per i blogoscettici.
Da leggere al riguardo: “Blogging Aziendale: Tendenze D’Uso E Di Adozione Dei Blog Nelle Aziende Fortune 500“, con traduzione in italiano della ricerca a cura di Marco Amico.