Fortune 500 e i blog aziendali: una crescita lenta e costante

27 Giugno 2009
Fortune 500

Una recente ricerca condotta negli USA da Nora Ganim Barnes ed Eric Mattson su dati relativi al 2008, dal titolo “The Fortune 500 and Blogging: Slow and steady and farther along than expected” (Fortune 500 e il Blogging: Lento, costante e più lungo del previsto), traccia un quadro piuttosto interlocutorio del rapporto tra le grandi companies USA (le 500 migliori società secondo il magazine Fortune) ed i social media. Come già scritto su questo blog (Il CEO USA sul social network non c’è: perché?) in relazione ai primi 100 CEO americani, sembra che i colossi del business americano non stiano focalizzando le loro strategie di comunicazione e di approccio sui nuovi mezzi del web 2.0.

Ma ci sono anche segnali di un lento e inesorabile cambiamento. Un primo sguardo ai numeri rivela subito che, nonostante siano solo 81 aziende su 500 (il 16% del totale) ad avere un blog con almeno un post negli ultimi 12 mesi, tra le top 10 sono 5 ad averlo e 5 no (per una percentuale del 50%, che però scende al 30% se si prendono in considerazione le prime 100). I numeri dicono anche, però, che tra le prime 10 e le altre c’è un grande gap in termini di fatturato; si va dai 380mila milioni di dollari della prima, Wal-Mart Stores, quasi alla pari con la seconda, Exxon Mobil, ai 120mila della decima, AT&T, per arrivare ai soli (si fa per dire, ovviamente) 24mila milioni di dollari della centesima, 3M.

I dati più rimarchevoli sono dunque quelli legati alla top 10, ma è interessante anche notare come tra le top 5 siano 3 le aziende con un corporate blog (Wal-Mart, Chevron e General Motors, per una percentuale del 60%). Aziende che operano in tre settori diversi, tutti poco rappresentati nella blogosphera delle Fortune 500. A farla da padrona tra le categorie di bloggers della F500 è infatti il settore “Computer Software, Peripherals, Office Equipment ” (8 blog su 81 pari a qusi il 10%, primo risultato Hewlett-Packard al 14° posto, in tutto 20 aziende, percentuale bloggers 25%), seguito da “Telecommunications” (5 blog su 81, 6%, primo risultatoVerizon Communications 17°, 14 aziende, percentuale bloggers 21%). Solo 3° il settore “Motor Vehicles”, con 4 blog su 81 (5% del totale), in cui si collocano però la quarta e la settima delle F500 (Ford e General Motors, in tutto 16 aziende, percentuale bloggers 25%). Sembra dunque questo il settore cui far riferimento per affrontare al meglio il discorso sul futuro del rapporto tra aziende e blog.

Dati interessanti, infine, sono quelli relativi ai competitors. Ha ragione Exxon Mobil ad avere un blog o Chevron a farne a meno? Il settore conta 14 companies tra le prime 500, di cui solamente Exxon ha un blog (7% del totale), in un segmento in cui se ci si espone e si parla al social network si rischiano i fischi. Eppure Exxon comunica bene, parla di un futuro ecologico e di studi costanti per la riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale e la cosa funziona. Ecco un altro bell’esempio per i blogoscettici.

Da leggere al riguardo: “Blogging Aziendale: Tendenze D’Uso E Di Adozione Dei Blog Nelle Aziende Fortune 500“, con traduzione in italiano della ricerca a cura di Marco Amico.

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Claudio Gagliardini
Esperto, formatore e relatore in Web Marketing, Social Media e comunicazione online.
Tag: blog - marketing
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