Gli ospedali USA e i social media, un binomio in ottima salute

7 Luglio 2009
Il centro medico dell'Università del Maryland su Twitter
Il centro medico dellUniversità del Maryland su Twitter

Il fenomeno è analizzato (e “incoraggiato”) da diverso tempo da Edward Bennet, un Web Manager americano specializzato nel settore ospedaliero (è direttore delle strategie web del Sistema Sanitario dell’Università del Maryland) ed autore del blog “Found In Cache“. Gli ospedali americani sono sempre più presenti sui social media, in particolar modo su YouTube e Twitter, evidenza ben illustrata nelle slides di Bennet su SlidShare.net in cui vengono descritti numerosi casi di successo e buone pratiche.

Ma cosa ci fanno gli ospedali americani sul social network? Moltissime cose, in verità, tanto da spingere Bennet a parlare di sanità 2.0! In effetti attraverso i social media gli ospedali possono:

  • gestire il servizio al pubblico (URP 2.0!)
  • raggiungere la community
  • fare didattica ed educazione ai pazienti
  • gestire le pubbliche relazioni
  • gestire la comunicazione delle crisi in tempo reale

Un bel traguardo ed una grande opportunità per questi enti. Tanto che Bennet ha già “monitorato” 250 aziende ospedaliere presenti sul web tra Twitter (160), YouTube (131), Facebook (94) e la blogosphera (24 blogs). Impressionanti i numeri relativi al Sistema Sanitario dell’Università del Maryland, la cui presenza web è curata da Bennet. Oltre 100 video didattici pubblicati su YouTube che generano 75.000 visitatori al giorno sul sito dell’università, presenza attiva e partecipata su Facebook e Twitter (più di 2.000 followers).