Le mie nuove lenti Hoya Sensity: vedere per credere
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Quando decidi che è ora di mettere gli occhiali, per me è stato un paio di anni fa, non immagini che abituarsi a portarli sia così complicato. Quando toccò a me, mi convinsero a fare una lente progressiva, per risolvere il mio difetto visivo di astigmatismo e presbiopia, cosicché potessi vedere bene da vicino e da lontano. Spesi un po’, feci fare delle lenti con trattamento antiriflesso e scelsi la montatura che mi sembrava più adatta al mio viso.
Quando gli occhiali arrivarono, però, lo shock da primo impatto fu abbastanza traumatico. Tra la parte alta delle lenti e quella bassa c’era una zona di confine decisamente impattante, molto sfocata, che mi costringeva a focalizzare sopra o sotto, facendomi perdere la zona intermedia della lente, la più utile per lavorare al computer! Inoltre, quando giravo la testa, l’“effetto acquario” era terribile.
In sostanza, quelle lenti funzionavano bene soltanto guardando fisso davanti, verso l’alto o verso il basso. Tutto il resto era un leggero disastro. Alla fine mi abituai e mi convinsi che portare gli occhiali fosse quella cosa lì, da accettare e basta.
Poi conobbi Nico Caradonna, ottico pugliese di grandi competenze e passione che, tra le mille digressioni di una relazione nata sui social media, mi disse chiaramente che assolutamente no, una lente non deve dare tutti questi problemi e che se volevo lui era disposto a dimostrarmelo, facendomi provare una lente migliore, con alcuni trattamenti che mi avrebbero fatto cambiare decisamente opinione.
Come potevo dire di no? Accettai senza indugio, pronto a testimoniare in rete questa nuova consapevolezza. Passai al buon Nico tutta la documentazione fatta per i miei occhiali, mi feci guidare nel prendere alcune misure e nel fare alcune foto con gli occhiali e lui prese in mano un grande rischio: farmi le lenti a distanza!
La sorpresa, quando gli occhiali arrivarono, fu incredibile: niente più “effetto acquario”, niente zone morte sulle lenti, nessuna percezione nel passaggio tra le due focali delle progressive e nessun fastidio di alcun genere. Ci vedevo alla grande, adesso.
Ma le sorprese non finirono lì. Le meravigliose lenti Hoya di cui Nico mi aveva dotato erano state trattate con uno speciale antiriflesso di ultima generazione, il BluControl, che neutralizza le emissioni degli schermi, la cosiddetta “luce blu” che affatica gli occhi e crea fastidi. Stare davanti al PC ora non è più un problema, con questi incredibili filtri.
Inoltre, le mie lenti hanno un trattamento aggiuntivo che si chiama Sensity, ovvero un sistema fotocromatico di ultima generazione, grazie al quale le lenti di scuriscono in pochissimi secondi, adattandosi alle emissioni solari e alla quantità di raggi uva presenti, in funzione della copertura del sole. Funzionano alla grande.
Occhiali da sole arrivederci, con queste lenti fantastiche, che mantengono le loro funzionalità anche in presenza del solleone! Urge capirne qualcosa in più, direttamente dal buon Nico Caradonna, cui pongo qualche importante quesito.
Il parere dell’ottico
D) Ciao Nico, perché con le mie vecchie lenti progressive avvertivo un effetto acquario fastidiosissimo e ora non più?
R) La risposta è tutta nel prodotto: la lente che utilizzavi prima era una lente progressiva standard, quella che utilizzi ora è personalizzata in base ai parametri del tuo viso, la tua condizione refrattiva ed infine la tua postura. La lente progressiva è il miglior strumento di compensazione di difetti visivi dopo i quarant’anni ma se non la si progetta tecnicamente secondo le esigenze e le caratteristiche del portatore, può diventare impossibile da sopportare!
D) Cos’è e a cosa serve il trattamento BluControl di Hoya?
R) BluControl è un trattamento antiriflesso di ultima generazione, che risulta particolarmente utile per chi fa uso, come noi, di dispositivi digitali. Dopo una giornata di lavoro passata tra computer, tablet e smartphone è facile ritrovarsi con mal di testa, occhi arrossati, bruciore e visione non confortevole. Tutto ciò è causato in buona parte dell’esposizione prolungata alla luce blu emessa da tutti gli schermi dei nostri dispositivi. Grazie a questo nuovo tipo di antiriflesso, la luce blu dannosa per cristallino e retina, viene fortemente limitata assicurando protezione per i nostri occhi ma anche migliore comfort grazie alla percezione più nitida dei colori.
D) Il trattamento fotocromatico Sensity a chi può essere utile?
R) Sensity è un’innovazione comodissima per chi ha particolare sensibilità alla luce del sole. Consente alle lenti dei nostri occhiali di colorarsi velocemente in ambienti esterni e ritornare immediatamente chiare appena entriamo in luoghi chiusi. Non crea problemi di visibilità in nessuna situazione, perché si autoregola garantendo sempre un’importante riduzione dell’abbagliamento quando siamo esposti al sole.
Ecco, questo ho avuto l’opportunità di notarlo sulla neve, in una giornata di sole incredibile. Le mie lenti sono diventate nerissime in pochi secondi, regalandomi una giornata all’aria aperta senza alcun problema.
Quando scegliete i vostri nuovi occhiali, dunque, non pensate solamente al costo. La differenza di prezzo tra una lente standard e una che funziona bene è alta, ovviamente, ma gli occhiali non sono un accessorio come tutti gli altri, ma qualcosa che vi cambia davvero la qualità della vita e le giornate. Parola di uno che non voleva metterli fino all’estrema consapevolezza di non poterne fare più a meno.
INFO (e ringraziamenti): Ottico del web
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