Scambiamo link o ci connettiamo? Il web 2.0 cambia abitudini e prospettive.

2 Luglio 2009

C’era una volta lo scambio link (ne ho già parlato nel mio “Lo scambio link è morto, viva lo scambio link“), una pratica che i motori di ricerca apprezzavano, forse soltanto perché preludeva a quello che poi sarebbe successo: all’avvento del social network! Sì, lo so, forse esagero, ma è grazie allo scambio link che ogni webmaster pivello ha avuto modo di approcciare altri webmasters e di iniziare a socializzare. Non è così?

Poi, come spesso accade, qualcuno ha esagerato, sono nate vere e proprie “fabbriche di link” e i motori hanno messo un freno. Oggi quella vecchia pratica è diventata un mestiere complicato e si chiama link building, un mestiere da professionisti, ma non è di questo che voglio scrivere. Parto da qui soltanto per affermare che il web dei nostri giorni è non è più soltanto il luogo dove si cercano le informazioni, quel luogo un po’ stantio in cui davvero i link potevano aggiungere brio ed aiutare la navigazione, “presentando” agli utenti nuovi siti e nuovi percorsi. Il web 2.0 è molto di più e molto di meglio.

Facebook e MySpace hanno dato il via ad una rivoluzione che ha cambiato radicalmente le dinamiche e le abitudini dei navigatori e dei professionisti della rete, rendendo ormai indispensabile l’interazione e la connessione tra gli utenti attraverso applicazioni come Google Friends Connect, ad esempio. Amici e conoscenti, ma anche colleghi o quant’altro, che si collegano tra loro dando vita ad un vero e proprio universo di community. Anche questi sono link, in fondo, ma si tratta di link molto diversi da quelli che vedevamo scritti su apposite pagine in lunghissimi elenchi. Questi link sono dinamici e comportano interazione, collaborazione e condivisione d’interessi comuni.

Cosa significa il titolo di questo post, dunque? Semplice. Il nuovo web ha bisogno di contenuti polifonici, più che di monologhi autocelebrativi. I siti tradizionali perdono sempre più peso, perché monotematici, incompleti, troppo spesso puramente pubblicitari, parziali e decisamente poco obiettivi. Ecco perché oggi prevalgono i blog, aperti al commento, alla collaborazione e addirittura al “guest posting” (ovvero disposti ad ospitare non soltanto i commenti, ma veri e propri articoli scritti da terzi). Ed ecco perché il moderno scambio link va sempre più verso una prospettiva di collaborazione, anche nella produzione di contenuti. Connettersi e collaborare significa infatti garantire alla community di cui si fa parte uno sviluppo organico ed un costante accrescimento, anche in termini formativi.

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Claudio Gagliardini
Esperto, formatore e relatore in Web Marketing, Social Media e comunicazione online.